E' passata una settimana dalla grande mobilitazione in supporto delle popolazione della
Birmania e, inevitabilemente, la luce dei riflettori dei media si va spegnendo. Credo che adesso sia il momento giusto per ricordare la lotta di questo popolo per un futuro migliore.
La prima decisione presa dalla Giunta militare di Myanmar è stata di vietare l'accesso ad Internet ma nonostante la censura riescono comunque ad arrivarci testimonianze di quello che sta succendendo nelle strade di Rangoon.
Sono giornalisti ed a volte semplici cittadini che tra mille difficoltà riescono a caricare i loro filmati su
YouTube.
Questi video ci ricordano con forza che è importante non dimenticarsi della rivoluzione 'zafferano', come il colore delle tonache dei monaci buddisti che manifestano pregando, e di chi sacrifica la propria vita per la libertà.