Blog Italia
Approfondimenti sui prodotti, le tecnologie e la cultura di Google
Il 2016 attraverso le ricerche su Google
14 dicembre 2016
Ci siamo! E’ di nuovo quel momento dell’anno in cui guardiamo ai 12 mesi trascorsi e riflettiamo su cosa li hanno resi unici e irripetibili. Quali sono state le parole del 2016? Quali i personaggi e gli avvenimenti che hanno caratterizzato le nostre ricerche? Quali le mete delle vacanze, le ricette, i “perché...” che hanno stuzzicato la nostra curiosità?
Scopriamo insieme, allora,
Un Anno di Ricerche su Google
, ripercorrendo il 2016 attraverso le domande che gli italiani hanno rivolto al motore di ricerca.
In Italia è stato indubbiamente l’anno di
Pokémon Go
, in testa alla classifica delle parole emergenti (*). Ma non potevano non riflettersi nelle ricerche i grandi eventi sportivi - le
Olimpiadi
e gli
Europei 2016
-, la politica internazionale con le
elezioni politiche statunitensi
e la
Brexit,
e i tristi fatti di cronaca, con il
terremoto
che ha colpito molte aree dell’Italia e gli addii a due grandi artisti,
David Bowie
e
Bud Spencer
.
Parole emergenti
Pokémon Go
Olimpiadi Rio 2016
Europei 2016
Elezioni USA
Terremoto
Sanremo 2016
David Bowie
Donald Trump
Bud Spencer
Brexit
Uno sguardo ai
personaggi che hanno fatto tendenza
? A David Bowie, Donald Trump e Bud Spencer fanno seguito il calciatore argentino Gonzalo Higuain, Ezio Bosso e il compianto Prince - scomparso a fine marzo -, ma anche nomi dello spettacolo come Gabriel Garko e Virginia Raffaele, entrambi protagonisti dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Chiudono la classifica, la poetessa Alda Merini e la cantante Patty Pravo, grande presenza canora a Sanremo.
Personaggi emergenti
David Bowie
Donald Trump
Bud Spencer
Gonzalo Higuain
Ezio Bosso
Prince
Gabriel Garko
Virginia Raffaele
Alda Merini
Patty Pravo
Analizzando le ricerche di tendenza, si vede come Google sia spesso utilizzato per rispondere alle curiosità e agli interrogativi di tutti i giorni: tra i “
come fare...
” primeggia
“come fare il gelato al caffè in casa
” mentre tra i “
perché...
” ha fatto tendenza “
perché si intasa il braciere
”.
Tra gli innumerevoli quesiti, la ricerca del
significato delle parole
: e se in cima alla lista emergono
idolatria
,
ad maiora
e
Brexit
, non possiamo trascurare l’ingresso in classifica dell’originale termine “
petaloso
”.
Sono solo alcune delle ricerche che hanno reso memorabile il 2016 degli italiani su Google. Potete curiosare fra le altre liste italiane - tra cui gli eventi, le mete di vacanza, le ricette, i biglietti - su
google.it/trends/yis/2016
, dove è possibile scoprire anche i trend mondiali.
Scritto da: Google Italy blog Team
* I termini emergenti sono quelli che hanno fatto registrare il maggiore incremento nelle ricerche nel corso dell’anno in questione (e non il maggior numero di ricerche in assoluto).
Mantova, Capitale Italiana della Cultura 2016, su Google Arts & Culture
13 dicembre 2016
La città di Mantova, Capitale Italiana della Cultura 2016, sbarca insieme alla sua storia, i tesori d’arte e le bellezze naturali, su
Google Arts & Culture
.
Attraverso il vostro smartphone o computer potrete esplorare le meraviglie di
Palazzo Te
: ammirate i vivissimi dettagli degli affreschi della
Sala dei Giganti
, o con Google Cardboard alla mano entrate direttamente all’interno della Sala e di altri luoghi iconici Mantovani, immergendovi nel suo patrimonio a 360°.
Art Camera, per la prima volta in Italia, ha permesso inoltre di portare online 50 dipinti della
collezione del Palazzo
ad altissima risoluzione, tra cui l’enigmatico
ritratto di Tiziano di Giulio Romano
.
Ritratto di Giulio Romano
Lasciatevi stupire dal
maestoso soffitto
del
Teatro Bibiena
, accompagnati dallo spirito di Mozart, che proprio qui si esibì nella serata inaugurale il 16 gennaio 1770; sfogliate i volumi della
Biblioteca Teresiana
, tra cui
i versi raccolti per la marchesa Isabella d’Este
, grande dama del Rinascimento, o le
pagine miniate
di un prezioso manoscritto della biblioteca del monastero di San Benedetto in Polirone; camminate all’interno del
Palazzo del Podestà
nel corso dei lavori del suo restauro, un’opera in evoluzione che ha permesso di rintracciare gli interventi successivi dell’uomo.
Il soffitto del Teatro Bibiena
Ma i tesori a Mantova non si esauriscono all’interno dei suoi edifici.
La città
diventa essa stessa museo diffuso, consentendo all’utente di passeggiare
tra gli spettacolari edifici
della città, conoscerne la storia, le tradizioni e i
sapori
.
Con la fine dell’anno alle porte, il titolo di Capitale Italiana della Cultura, che ha eletto Mantova per il 2016, passerà a una nuova bellezza italiana. Ma le opere senza tempo di questa città, che gli sono valse il prestigioso titolo, rimarranno accessibili agli utenti di tutto il mondo su Google Arts & Culture.
Vi aspettiamo su
g.co/mantova2016
Scritto da: Luisella Mazza, Head of operations, Google Arts & Culture
Luisella Mazza
Head of operations
Google Arts & Culture 
Torna YouTube Rewind: ecco i video più popolari in Italia nel 2016
07 dicembre 2016
Manca poco alla fine del 2016 ed è difficile resistere ai bilanci. Vi siete chiesti quali sono stati i video più popolari
🔝
, emozionanti
💓
, condivisi dell’anno
🔥
? Noi lo abbiamo fatto e siamo pronti a celebrare i video che hanno avuto più successo su YouTube in Italia quest’anno.
Scopriamo insieme le classifiche YouTube Rewind 2016!
I video musicali più popolari in Italia
Al primo posto della classifica si posiziona Alvaro Soler con il tormentone estivo
Sofia
. Ma è la canzone italiana a farla da padrona con ben sette artisti italiani in classifica: tengono alta la bandiera della musica italiana in classifica J-AX e Fedez con
Vorrei ma non posto
(2°) e Fabio Rovazzi con
Andiamo a comandare
(3°), seguiti da Alessandra Amoroso con
Comunque Andare
(4°) e - dopo i Coldplay e Enrique Iglesias in quinta e sesta posizione, dai brani di Gabry Ponte (7°), Rocco Hunt (8°), Francesca Michielin (9°) ed Elisa (10°).
Alvaro Soler - Sofia
J-AX & Fedez - Vorrei ma non posto (Official video)
FABIO ROVAZZI - ANDIAMO A COMANDARE (Official video)
Alessandra Amoroso - Comunque andare
Coldplay - Hymn For The Weekend (Official video)
Enrique Iglesias - DUELE EL CORAZON ft. Wisin
Gabry Ponte - Che ne sanno i 2000 feat. Danti (Official Video) - Warner Music Italy
Rocco Hunt - Wake Up - Sanremo 2016
Francesca Michielin - Nessun grado di separazione - Sanremo 2016
Elisa - No Hero - (official video 2016)
I video (non musicali) più popolari in Italia
La Top 10 dei video non musicali più popolari in Italia vede in testa Scottecs - recentemente premiato con il Gold Play Button - con Pen Pineapple Apple Pen (PPAP), adattamento italiano della celebre canzoncina del giapponese Piko Taro. Sul secondo gradino del podio il video di Leonardo Cecchi e Beatrice Vendramin di “Alex & Co.” di Disney Channel Italia e terza una immancabile performance di Favij sull’onda del famoso ”Prova a non ridere challenge”. Altri Youtube creator popolano la classifica: i The Jackal (4°), Clio Makeup (8°) e Sofia Viscardi (9°). E non mancano le risate con Virginia Raffaele nei panni di Donatella Versace al Festival di Sanremo (6°), Checco Zalone con lo spot a favore della ricerca sulla Sma (7°) e il simpatico siparietto dei calciatori della nazionale italiana Florenzi e Immobile (10°).
PPAP Pen Pineapple Apple Pen - Scottecs
Alex & Co. - "Incredibile" Leonardo Cecchi e Beatrice Vendramin (Disney Channel IT)
PROVA A NON RIDERE CHALLENGE! -Favij
30 ANNI - il sabato sera - The Jackal
Adele Carpool Karaoke - the Late Show with James Corden
Sanremo 2016 - Virginia Raffaele nei panni della famosa stilista Donatella Versace - RAI
Lo spot di Checco Zalone a favore della ricerca sulla Sma - BariOggi
8 ERRORI COMUNISSIMI DA EVITARE QUANDO CI TRUCCHIAMO - ClioMakeUp
Ricominciamo da qui - Sofia Viscardi
Esame di napoletano per Florenzi con i "prof" Insigne e Immobile - EURO 2016 - FIGC Vivo Azzurro - Nazionale Italiana Calcio
Scritto da: Google Italy Blog Team
Pronti a raggiungere il 100% di energia da fonti rinnovabili, ed è solo l'inizio.
06 dicembre 2016
Ogni anno le persone effettuano migliaia di miliardi di ricerche su Google; ogni minuto caricano oltre 400 ore di video su YouTube. Tutto questo richiede una quantità incredibile di potenza di elaborazione, il che significa energia. I nostri ingegneri hanno speso anni per perfezionare i data center di Google, rendendoli il 50 per cento più efficienti, dal punto di vista energetico, rispetto alla media del settore. Ma abbiamo ancora bisogno di molta energia per continuare a offrire i prodotti e servizi che i nostri utenti utilizzano. Ecco perché abbiamo iniziato ad acquistare energia da fonti rinnovabili - per ridurre il carbon footprint e affrontare il cambiamento climatico. Tutto ciò ha anche senso da un punto di vista di business.
Sono felice di annunciare che nel 2017 il 100% dell’energia utilizzata da Google per le sue operazioni a livello mondiale - inclusi dunque sia i nostri data center sia gli uffici - verrà da fonti rinnovabili. Siamo stati una delle prime aziende a creare, su larga scala, contratti a lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile in maniera diretta; abbiamo firmato
il nostro primo accordo
per l'acquisto di tutta l'energia elettrica da un parco eolico da 114-megawatt in Iowa, nel 2010. Oggi, siamo il più grande acquirente aziendale al mondo di energia rinnovabile, con impegni che raggiungono i 2,6 gigawatt (2.600 megawatt) tra energia eolica e solare. Si tratta di un valore più grande di quello di molte grandi aziende di utility e più del doppio rispetto ai 1.21 gigawatt che ci sono voluti per
inviare Marty McFly nel futuro.
Per raggiungere questo obiettivo acquisteremo direttamente abbastanza energia eolica e solare, ogni anno, tenendo in considerazione ogni singola unità di energia elettrica consumata dalle nostre operazioni, a livello globale. Non solo. Ci stiamo concentrando sul creare nuova energia dalle fonti rinnovabili, per questo acquisteremo solo da progetti che sono
finanziati dai nostri stessi acquisti
.
Nel corso degli ultimi sei anni, il costo dell’energia eolica e solare è sceso rispettivamente del 60 e dell’80 per cento, a dimostrazione che le energie rinnovabili stanno sempre più diventando l’opzione al costo più basso disponibile. I costi dell'energia elettrica sono tra i più grandi componenti delle nostre spese operative nei data center, e avere un costo per l’energia rinnovabile che sia stabile nel lungo termine fornisce una protezione contro le oscillazioni dei prezzi nel settore dell'energia.
I nostri 20 progetti di energia rinnovabile aiutano a supportare le comunità locali, da Grady County, OK, a Rutherford County, NC, alla Regione di Atacama in Cile sino alle comunità locali in Svezia. I nostri impegni di acquisto si tradurranno in investimenti infrastrutturali superiori ai 3.5 miliardi di dollari a livello globale, circa i due terzi dei quali negli Stati Uniti. Questi progetti generano anche decine di milioni di dollari all'anno di entrate per i proprietari di immobili locali, e decine di milioni in più in entrate fiscali per i governi locali e nazionali.
Quindi, siamo sulla buona strada per soddisfare il nostro consumo energetico globale su base annua entro il prossimo anno. Ma questo è solo il primo passo. Se guardiamo all’immediato futuro, continueremo a stipulare questi contratti diretti in maniera crescente, con un focus ancora maggiore sugli acquisti di energia rinnovabile a livello regionale, nei luoghi in cui abbiamo data center e uffici di dimensioni significative. Dal momento che il vento non soffia 24 ore al giorno, estenderemo i nostri acquisti ad una varietà di fonti di energia che possono consentire di avere a disposizione energia rinnovabile, ogni ora, ogni giorno. Il nostro obiettivo finale è quello di creare un mondo in cui tutti - non solo Google - hanno accesso all'energia pulita. Per ulteriori informazioni sui prossimi passi in questa direzione, leggete il nostro
white paper
.
Continuare a gestire il nostro business in maniera sostenibile per l’ambiente è stato un valore importante sin dall’inizio, e continuiamo a lavorare a nuove idee per rendere l’idea di sostenibilità una realtà - come ad esempio la costruzione di
luoghi di lavoro sani
o la
creazione di una dashboard sui cambiamenti nel nostro pianeta
. Abbiamo raccolto in un report il nostro carbon footprint e pubblicato informazioni sui nostri programmi di sostenibilità per molti anni nei white paper, nei post sul nostro blog, e sul nostro sito. Ora, abbiamo messo insieme tutte queste informazioni in un nuovo
rapporto sull’ambiente
.
È inoltre possibile visitare
il nostro nuovo sito web
dedicato ai temi dell’ambiente, in cui condividiamo le storie di come stiamo trovando nuovi modi di fare di più, usando però meno risorse. La maggior parte delle iniziative di sostenibilità nel nostro campus sono state avviate da una manciata di Googler/dipendenti di Google appassionati, e sono ora cresciute sino a diventare obiettivi a livello aziendale. Dai pannelli solari sui nostri tetti, al nostro programma di bike-to-work, queste iniziative sono al centro della nostra cultura aziendale e aiutano noi e i nostri utenti a ridurre il nostro impatto sull'ambiente.
La scienza ci dice che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente. Crediamo che il settore privato, in collaborazione con i leader politici, debba prendere misure concrete importanti e che per quanto riguarda Google, siamo in grado di farlo in un modo che porta crescita e opportunità. Abbiamo la responsabilità di farlo - per i nostri utenti e per l'ambiente.
Ci sono ancora molti progressi da fare, ma questi risultati che annunciamo oggi sono una boccata d'aria fresca. Ora, torniamo al lavoro.
Scritto da: Urs Hölzle, Senior Vice President Technical Infrastracture
Urs Hölzle
Senior Vice President
Technical Infrastracture
Google è un motore di sviluppo per l’Europa: 2 milioni di cittadini formati sulle competenze digitali
01 dicembre 2016
Quando ci siamo impegnati a diventare un
motore di sviluppo per l’Europa
, a febbraio 2015, il primo obiettivo è stato quello di formare 1 milione di cittadini sulle competenze digitali. Nel giro di un anno abbiamo raggiunto questo obiettivo e l’abbiamo esteso a
2 milioni
.
Oggi siamo felici di annunciare che siamo riusciti nell’intento - abbiamo aiutato 2 milioni di cittadini europei ad apprendere e migliorare le proprie competenze digitali.
Tra queste persone c’è Carlo Reviglio, che ha svolto un tirocinio presso
BikeSquare
, un’azienda di sviluppatori che lavora a stretto contatto con
Itaway
, associazione di promozione turistica specializzata nel noleggio di biciclette elettriche in Italia. Grazie a
Crescere in Digitale
, il programma realizzato da Google, Ministero del Lavoro e Unioncamere, Carlo ha imparato a utilizzare gli strumenti per il marketing digitale ed è stato selezionato per il tirocinio, all’interno del Piano Europeo di Garanzia Giovani. Da quando è entrato a far parte del team di BikeSquare, Carlo ha lavorato per migliorare i risultati della piattaforma e in un anno il numero di noleggi attraverso Itaway è raddoppiato.
Questo successo è davvero notevole e Carlo è solo uno dei tanti europei formati alle competenze digitali grazie ai programmi di Google. Secondo i dati della
Commissione Europea
, quasi metà dell’intera popolazione EU (47%) non ha una preparazione adeguata alle competenze digitali e nel 2020 potrebbero esserci 700.000 posti di lavoro vacanti a causa di questo divario. I nostri programmi in Europa hanno l’obiettivo di aiutare il maggior numero di persone possibile utilizzare Internet al meglio.
Abbiamo colto
l’appello della Commissione Europea
e di altre istituzioni: lavorare insieme per colmare il divario di competenze digitali. Per questo siamo felici di vedere riconosciuto il nostro impegno dal Commissario per l’Economia Digitale Günther Oettinger. Oggi il Commissario Oettinger ha premiato
i nostri programmi
con un riconoscimento per l'aiuto fornito nel diffondere le competenze digitali.
I nostri programmi di formazione sono rivolti a chiunque: imprenditori, piccole imprese, sviluppatori e comuni cittadini. Persone di tutte le età, provenienza e interesse hanno già aderito ai nostri progetti.
Ma c’è ancora molto da fare e oggi ci uniamo alla
EU Digital Skills and Jobs Coalition
per continuare il nostro supporto ai cittadini europei con le seguenti iniziative:
Eccellenze in Digitale
, il nostro programma che propone sia a chi cerca lavoro, sia a imprenditori e piccole imprese, corsi gratuiti online e offline per apprendere competenze base di digital marketing.
10.000 borse di studio Android
, attraverso il provider di e-learning Udacity e in partnership con Bertelsmann, rivolte agli sviluppatori per dispositivi mobili in Europa.
Computer Science First
, un programma gratuito per aumentare le conoscenze del computer e di programmazione dei giovani studenti tra i 9 e i 14 anni, attraverso programmi diretti dagli insegnanti a scuola e doposcuola.
Rafforzeremo anche le nostre partnership con le istituzioni nazionali, regionali e locali, così come nel settore privato, per espandere oltre i confini europei le iniziative di formazione.
La mia speranza è che a un anno da oggi i cittadini che hanno una storia simile a quella di Carlo siano decine di migliaia. Siamo solo all’inizio e Google è qui per fare la sua parte.
Scritto da: Matt Brittin, President Google Europe, Middle East and Africa
Digital News Initiative: il secondo round di finanziamenti del Fondo assegna 24 milioni di euro a 124 progetti in tutta Europa.
17 novembre 2016
Siamo felici di annunciare il secondo round di finanziamenti del Fondo per l’innovazione della Digital News Initiative, 150 milioni di euro che Google mette a disposizione per dar vita a nuovi modi di pensare l’informazione e dare alle organizzazioni europee di ogni dimensione nell’ambito dell’informazione la possibilità di provare qualcosa di nuovo, di sperimentare e innovare nel digitale. Oggi annunciamo finanziamenti per un ammontare di 24 milioni di euro per 124 progetti in 25 paesi europei.
A ottobre 2015 abbiamo lanciato il primo bando per il fondo della
Digital News Initiative
. Da allora, il nostro team ha avuto la possibilità di confrontarsi con migliaia di interlocutori ambiziosi: redazioni, singoli, editori tradizionali, startup e rappresentanti del mondo accademico, e abbiamo così avuto la possibilità di scoprire la sorprendente ricchezza di ricerca e sviluppo che c’è in tutto il settore dell’informazione. Con i finanziamenti che annunciamo oggi, il Fondo per l'innovazione della Digital News Initiative ha distribuito sinora 51 milioni di euro. E siamo solo all’inizio.
In questo secondo round di finanziamento, in aggiunta al rispetto dei criteri di impatto, innovazione e fattibilità del progetto che sono essenziali per il Fondo, abbiamo cercato progetti basati sulla collaborazione. I progetti che si sono distinti danno infatti priorità ad approcci collaborativi tra editori, accademici, designer e imprenditori, sia all’interno di un solo paese sia in tutta Europa.
Abbiamo ricevuto più di 850 candidature da 25 paesi e dei 124 progetti finanziati finora, 43 si sono distinti per spirito di collaborazione e partnership. Tra i 30 progetti selezionati per il finanziamento di tipo Large, 15 sono collaborativi. Consideriamo questa collaborazione - tra paesi, redazioni e specializzazioni - come una incredibile manifestazione dell’intento di stimolare l’ecosistema dell’informazione europeo con nuove idee, nuove tecnologie e molto altro.
La lista dei vincitori è fortunatamente lunga, ne riportiamo qui alcuni a titolo di esempio:
Corriere della Sera
:
The Vocal Bot - Italia
Con un finanziamento di 300.000 euro, il Corriere della Sera si occuperà di sviluppare un assistente digitale, grazie al quale il quotidiano potrà rispondere alle domande dei lettori inerenti alle news su vari dispositivi. L’obiettivo è quello di essere in grado di rispondere a domande formulate in linguaggio naturale come “Per favore, dimmi le ultime notizie sulla Brexit” o “Chi ha vinto il Gran Premio oggi?”. L’“Assistente Digitale” leggerà titoli e articoli, effettuerà ricerche negli archivi del Corriere della Sera e consulterà tutto il contenuto digitale dell’editore per identificare le risposte.
Le Temps SA - Svizzera
L’industria dell’informazione è consapevole che un contenuto innovativo incrementa fidelizzazione e coinvolgimento. Così, con un finanziamento di 45.000 euro, Le Temps desidera progettare uno strumento per ripubblicare i migliori articoli “evergreen” scritti dalla redazione, quando si riferiscono ai fatti di attualità. Lo strumento, chiamato Zombie, analizzerà gli articoli del sito di Le Temps, utilizzando dati sia da Chartbeat sia da Google Analytics e attribuirà un punteggio a ciascun pezzo. Nello stesso tempo, Zombie analizzerà l’attività web per identificare i trending topic, che possono essere incrociati con il database di contenuti di Le Temps, e in caso di corrispondenze manderà un alert alla redazione.
Spiegel Online
-
Germania
Cosa succede quando combini notizie sportive e dati scientifici? Con 689,116 euro dal Fondo DNI, il progetto di Spiegel ambisce a creare un modo completamente nuovo per far esperire e analizzare le partite di calcio ai lettori e ai giornalisti. Utilizzando nuovi approcci alla raccolta e interpretazione di dati e all’analisi dei giocatori, Spiegel Online vuole aiutare i fan a diventare degli esperti usando nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale.
La lista completa dei progetti a cui è stato offerto un finanziamento ad oggi è consultabile su
digitalnewsinitiative.com
. Il Fondo è una delle attività della Digital News Initiative, che oggi si riunisce a Berlino per la sua conferenza annuale.
La Digital News Initiative conta oggi più di 180 membri che operano nell’informazione in tutta Europa e si focalizza su tre pilastri principali: sviluppo di prodotto, ricerca e formazione e finanziamento di approcci innovativi al giornalismo attraverso il Fondo.
Scritto da: Ludovic Blecher, Head of Digital News Initiative Innovation Fund, Google
Ludovic Blecher
Head of Digital News Initiative Innovation Fund
Google
Quando il Machine Learning incontra l’Arte
16 novembre 2016
Questa
statuina di donna
ha 233.000 anni, e si dice che sia l'opera d'arte più antica mai ritrovata. In base alle analisi al microscopio, gli archeologi affermano che è stata modellata a mano, probabilmente da uno dei primi artisti al mondo. È stata incisa con della selce, usata anche per dare forma a testa e braccia.
Questa statuina in materiale vulcanico di 233.000 anni fa, alta 3,5 cm, è l'opera d'arte più antica mai scoperta.
Fin dagli albori, l'arte è stata influenzata dagli strumenti e dalla tecnologia a disposizione in quel momento per la creazione e la condivisione delle opere. Le grandi innovazioni nella pittura e nella stampa, o l'invenzione della fotografia, hanno fornito strumenti per l'espressione della creatività e hanno lasciato un segno profondo nella nostra cultura. A sua volta, l'arte ha ispirato l'innovazione e spinto la tecnologia a progredire, e anche oggi vale lo stesso.
Il nostro team di Google Arts & Culture ha voluto scoprire cosa può fare il machine learning nelle mani degli artisti, dei musei o dei curatori, per creare nuove esperienze e rendere l'arte accessibile a tutti. Ecco perché abbiamo invitato nel nostro
Lab di Parigi
i creative coders (pensate a chi è allo stesso tempo software engineer e artista) a sperimentare insieme.
Oggi siamo felici di condividere con voi il risultato di queste contaminazioni: date un'occhiata a
Google Arts & Culture Experiments
, un nuovo spazio online dove ammirare e giocare con i progetti sperimentali a cui abbiamo dato vita.
Con questi esperimenti, potrete esplorare centinaia di migliaia di opere d'arte e lasciare che il machine learning guidi la vostra scoperta:
X Gradi di separazione
: si dice che sia possibile trovare in pochi passaggi un collegamento tra due persone qualsiasi al mondo, tramite gli amici degli amici. Un po come Kevin Bacon è collegato a chiunque ad Hollywood. E per quanto riguarda le opere d'arte? Il nostro "X Degrees of Separation", creato in collaborazione con l'artista del codice Mario Klingemann, vi permette di scegliere due opere qualsiasi, e l'algoritmo del machine learning troverà un percorso visivo che le collega attraverso una serie di opere simili.
t-SNE Map
: abbiamo visto tutti dei dipinti di paesaggi, ma se volessimo vedere un paesaggio della storia dell'arte? Ora potete viaggiare tra centinaia di migliaia di opere di tutti i secoli, organizzate in un immenso paesaggio 3D per questo esperimento. Più il computer valuta simili due opere d'arte, più saranno vicine sulla mappa. L'esperimento è stato realizzato in collaborazione con l'artista dell'interazione digitale Cyril Diagne.
Tags
: un'immagine vale più di mille parole. Nel nostro esperimento Tags il computer ha analizzato le opere d'arte e ha inserito dei tag in base a tutto quello che ha rilevato nell'immagine. In questo modo potete esplorare nelle opere di tutto il mondo dell’arte qualunque cosa, da "capigliatura" a concetti più astratti come "calma" o "felice".
"X Degrees of Separation"
vi permette di scegliere due opere qualsiasi, e l'algoritmo del machine learning troverà un percorso visivo che le collega attraverso una serie di opere simili.
Siamo felici di vedere un così un grande entusiasmo per il machine learning nella cultura, specialmente tra i creative coder sia fuori che dentro Google. Che siate creative coder esperti, o alle prime armi, date un'occhiata al nuovo sito web AI Experiments a cura dei nostri amici del Creative Lab. Potrete trovare risorse e fonti di ispirazione.
Scritto da Damien Henry, Technical Program Manager, Google Cultural Institute
https://storage.googleapis.com/gweb-uniblog-publish-prod/images/GAC_MachineLearning_Artifact.width-500.png
Damien Henry
Technical Program Manager
Google Cultural Institute
Ora le vostre foto saranno più belle che mai, anche le più vecchie e impolverate
15 novembre 2016
Le foto del passato incontrano lo scanner del futuro
Google Foto raccoglie tutti i vostri video e le vostre foto, ma vi siete mai chiesti che ne sarà di quelle vecchie stampe che racchiudono alcuni dei vostri ricordi più preziosi? Le foto di vostra nonna da giovane, il cucciolo della vostra infanzia o quel taglio di capelli che vorreste dimenticare...
Tutti abbiamo vecchi album o scatole di foto, ma non pensiamo mai a digitalizzarle perché non è semplice ottenere il risultato perfetto. Non vogliamo separarci dall’originale, comprare uno scanner richiede tempo e denaro e scattare la foto di una foto significa ottenere bordi irregolari e riflessi.
Eravamo certi che ci fosse un modo migliore per farlo. Infatti oggi presentiamo
FotoScan
, una nuovissima app di Google Foto che scansiona facilmente qualsiasi foto, gratuitamente. Scaricatela oggi stesso da qualsiasi dispositivo
Android
e
iOS
.
FotoScan vi offre copie digitali perfette in un attimo: riconosce i bordi, raddrizza l’immagine, ne corregge automaticamente l’orientamento e rimuove i riflessi. Le foto così acquisite si possono salvare in Google Foto con un semplice tocco, per poi organizzarle, cercarle, condividerle e sottoporle a backup in alta risoluzione, tutto gratuitamente.
Questo video
spiega bene come funziona la tecnologia FotoScan.
Modifiche professionali in tutta semplicità
Dopo tutto il tempo passato in soffitta, le vostre foto potrebbero avere bisogno di qualche ritocco, ma non è detto che qualche modifica non stia bene anche al selfie che vi siete fatti questa mattina. Ottenere il risultato ideale non è sempre immediato e tra così tanti strumenti di editing è difficile capire da dove iniziare.
Oggi presentiamo tre semplici modi per ottenere foto fantastiche con Google Foto: correzione automatica rinnovata, nuovi stili originali e strumenti di modifica avanzati. Per cominciare, basta aprire la foto e toccare l’icona a forma di matita. Per la correzione automatica è sufficiente selezionare la funzione "Auto" e vedrete subito miglioramenti come la regolazione dell’esposizione e della saturazione, con cui far risaltare i dettagli.
A questo si aggiungono 12 nuovi look incredibili. Ognuno di questi applica le modifiche in base alla luminosità, ai colori scuri, alla temperatura o alla saturazione delle singole foto. Tutti i look utilizzano l’intelligenza artificiale per integrare il contenuto della foto: sceglierne uno è solo questione di gusti.
Infine, gli strumenti di modifica avanzati Luce e Colore permettono di perfezionare la foto intervenendo su luci, ombre e temperatura. L’effetto blu scuro, ad esempio, è perfetto per le foto in cui prevale il blu, come quelle in cui predominano il mare o il cielo. Google Foto con il nuovo editor sarà disponibile a partire da oggi su Android, iOS e Web. Giusto in tempo per i vostri prossimi ricordi natalizi.
Scritto da: Jingyu Cui, Software Engineer, Google Foto
Un laboratorio Google sull’innovazione alla quarta edizione di Maker Faire Rome
14 ottobre 2016
Google partecipa a
Maker Faire Rome – The European Edition
, l’evento di tre giorni dedicato a maker, imprenditori e artigiani digitali, quest’anno arrivato alla sua quarta edizione. Dal 14 al 16 ottobre all’interno del Padiglione 7 della Fiera di Roma, un stand di 40 mq esporrà le novità più interessanti di Google per il mondo dei maker, oltre a veri e propri laboratori per l’innovazione per il pubblico più giovane.
Il primo corner dello stand Google è dedicato a una galleria di dispositivi
Android
, allestita per mostrare la versatilità del sistema operativo e per approfondire il concetto di tecnologia open source, che consente l’utilizzo gratuito di Android a sviluppatori e produttori di dispositivi per realizzare gratuitamente nuovi progetti in completa autonomia.
Allo stand sarà inoltre possibile scoprire
Science Journal
, l’app open source sviluppata da Google per permettere a persone di tutte le età di raccogliere, visualizzare e interpretare dati come luminosità, suono e movimento, grazie ai sensori del proprio smartphone. Il team
Making & Science
di Google sarà inoltre presente per svolgere insieme al pubblico più giovane alcune attività sviluppate con il museo scientifico Exploratorium di San Francisco.
Sarà inoltre possibile iniziare a scoprire Computer Science First, il progetto ideato da Google per favorire l’avvicinamento al coding e alla programmazione per i più piccoli. La piattaforma sperimentale offre corsi semplificati di programmazione e un percorso formativo guidato per studenti delle scuole elementari, medie e superiori.
Infine il pubblico di Maker Faire potrà indossare i
Google Cardboard
e sperimentare con i propri occhi le meraviglie della realtà virtuale, dei video a 360 gradi su YouTube ed
Expeditions
, il programma didattico di esplorazione del pianeta terra con la realtà virtuale di Google.
Queste sono solo alcune delle attività proposte da Google a Maker Faire Rome, per conoscerle non vi resta che raggiungerci al Padiglione 7. Vi aspettiamo!
Scritto da: Google Italy blog team
Google supporta 46 progetti per le competenze digitali in occasione della Europe Code Week
13 ottobre 2016
Mentre le competenze digitali sono sempre più importanti per una formazione professionale e per trovare lavoro, sono ancora troppo poche le possibilità di accesso a questi strumenti. Per questo Google ha deciso di supportare la
Europe Code Week
, la settimana europea della programmazione che dal 15 al 23 ottobre offrirà a giovani e giovanissimi un'occasione per iniziare a programmare.
Selezionati tra oltre 400 proposte in 29 paesi con l’obiettivo di raggiungere 25.000 studenti in tutta Europa, quest'anno Google ha scelto di sponsorizzare 46 progetti per l'insegnamento della programmazione e della computer science ai ragazzi. Di questi, quattro sono italiani:
Fondazione Mondo Digitale - Simple Future
ROBOTICS (not-for-profit organization) - Coding on the Go
Istituto Tecnico Economico E. Tosi - Coding for Everyone
Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani Leverano Lecce - Code4all
Ma Europe Code Week è molto di più e la settimana di eventi vedrà susseguirsi migliaia di iniziative in tutta Europa. Congratulazioni agli organizzatori e a tutte le realtà che parteciperanno, e un caloroso benvenuto a tutti gli studenti che si avvicineranno per la prima volta al mondo dei computer e della programmazione.
Scritto da: Google Italy blog team
Vivi Internet al sicuro con “Il Minuto della Prevenzione Digitale”
12 ottobre 2016
Proteggere i dati online? Basta un attimo e questa volta vogliamo mostrarvelo di persona!
In occasione del
mese della sicurezza informatica
, vi presentiamo “Il Minuto della Prevenzione Digitale”, nuova edizione di ‘Vivi Internet al Sicuro’, realizzata quest’anno con la collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni, di Altroconsumo e dell’Accademia italiana del Codice di internet.
Viaggeremo con un Bus speciale nelle piazze di cinque città italiane e, insieme a esperti formati da Google, rappresentanti della Polizia Postale e delle Comunicazioni e di Altroconsumo, vi forniremo suggerimenti concreti su come gestire al meglio la vostra presenza online. Ci troverete qui:
Milano, Piazza Gae Aulenti / Ex Campo di grano, 15-16 Ottobre
Cagliari, Piazza Giovanni XXIII, 22-23 Ottobre
Napoli, Piazza Dante, 5-6 Novembre
Bologna, Piazza XX Settembre, 19-20 Novembre
Roma, (coming soon)
In ogni tappa avrete la possibilità di scoprire insieme agli esperti le funzionalità di
Google Account personale
e, in particolare, effettuare insieme a loro un
Controllo della sicurezza
del vostro account Google, oltre a ricevere informazioni e consigli per approfondire il tema della prevenzione digitale. Vi verrà mostrato come accedere facilmente alle impostazioni e agli strumenti che possono aiutarvi a proteggere i dati e la sicurezza su Google, controllando le impostazioni del vostro account anche da smartphone.
Non solo: un’area break e la possibilità di vivere un'esperienza unica, grazie a una delle tecnologie Google più all'avanguardia, renderanno la vostra visita sul nostro Bus davvero incredibile.
Inoltre, per favorire il dibattito sui temi della privacy e della sicurezza online, insieme all’Accademia italiana del codice di internet prende il via nelle università delle stesse città un’attività di approfondimento e formazione dedicata alla disamina di specifiche tematiche di privacy e di sicurezza. I diversi appuntamenti vedranno la partecipazione di rappresentanti dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
In apertura di ciascuna tappa, un convegno che vedrà la partecipazione di relatori istituzionali e accademici avrà lo scopo di esplorare le questioni più rilevanti concernenti ciascun tema trattato. Nella seconda giornata del martedì avranno invece luogo due workshop rivolti a studenti, laureati e giovani ricercatori, praticanti avvocati, ma anche a docenti, rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle imprese, e startupper.
Per restare aggiornati sulle tappe del Bus e tutte le informazioni relative all’iniziativa, seguite l’hashtag #VivInternetAlSicuro.
E non dimenticate: la sicurezza dei vostri dati è questione di un attimo con
Google Account personale
!
Scritto da: Google Italy blog team
Una Google proprio per te
04 ottobre 2016
Quando Google è stata fondata, erano circa 300 milioni le persone che utilizzavano Internet. La maggior parte di loro stava seduta davanti a un pc in cerca di risposte, che si presentavano sotto forma di link blu. Oggi, ci sono circa 3 miliardi di persone connesse a Internet che cercano informazioni e aiuto di ogni tipo e ovunque si trovino: in auto o in aula, da casa o dal telefono che hanno in tasca. Indipendentemente dal contesto e dal dispositivo, le domande che possono essere poste sono ancora di più e noi possiamo fare di più per aiutarvi a ottenere le risposte che state cercando.
Dal mobile all’intelligenza artificiale
Quando penso alla direzione che sta prendendo l’informatica, mi accorgo che il machine learning e l’intelligenza artificiale stanno aprendo possibilità impensabili fino a pochi anni fa. Ciò significa che il software - l’intelligenza – è fondamentale per l’hardware più di quanto lo sia mai stato. Gli ultimi 10 anni hanno visto il mondo muoversi verso le tecnologie mobile e i nostri telefoni sono diventati veri e propri telecomandi per organizzare le nostre vite. Nei prossimi 10 anni, il fattore chiave sarà l’intelligenza artificiale, l’accesso alle tecnologie sarà a disposizione di tutti (a casa, al lavoro, in auto o in viaggio) e l’interazione con gli strumenti diventerà molto più naturale e intuitiva, e soprattutto più intelligente.
È per questo che abbiamo creato l’Assistente Google, che rende possibile una conversazione naturale tra voi e Google. È un Assistente pronto ad aiutarvi in ogni momento della vostra giornata. È apparso per la prima volta nella nostra nuova applicazione di messaggistica smart Google Allo, per aiutarvi durante le conversazioni, ma questo è solo l'inizio. Vogliamo aiutarvi a fare tutto ciò che desiderate nel vostro mondo, ovunque e in ogni situazione. Questo significa sviluppare l'Assistente Google e altri incredibili software all’interno dei dispositivi su cui fate affidamento tutti i giorni.
Il meglio di Google
Oggi annunciamo una nuova gamma di dispositivi [madeby.google] che rappresentano un punto di svolta per assicurarci che il meglio di Google sia sempre con voi, non importa dove siete o cosa state facendo. Pixel è il primo telefono cellulare con l'Assistente Google integrato. Con Google Home, il nostro dispositivo ad attivazione vocale in cui è presente l’Assistente Google, basta pronunciare "OK Google" per ottenere risposte e aiuto in casa. E, grazie a Chromecast Ultra e Google WiFi, la vostra casa diventa ancora più connessa. Inoltre, il nuovo visore Daydream View vi permette di esplorare nuovi mondi grazie alla realtà virtuale, attraverso il vostro smartphone. Fanno tutti cose diverse, hanno scopi diversi, ma tutti vi offrono Google nel modo in cui noi lo intendiamo.
I dispositivi migliori hanno sempre il software migliore e un dispositivo bello, oltre che intuitivo, fa risaltare la tecnologia che c’è dietro. Con il crescere del numero di dispositivi nelle nostre vite, i continui investimenti in tecnologie come la search, il machine learning e l’intelligenza artificiale stanno portando a progressi senza precedenti lato software. Questi progressi vanno a migliorare cose come le traduzioni, il riconoscimento vocale, il riconoscimento delle immagini e l'elaborazione del linguaggio naturale.
Siamo ancora agli inizi, ma quando tutte queste tecnologie funzionano in sinergia, l’Assistente Google vi permette di fare tutto ciò che desiderate, mettendovi a disposizione le informazioni che vi servono, in ogni momento e ovunque vi troviate.
Naturalmente, sappiamo che non possiamo fare tutto questo da soli. Nel progettare, pensiamo anche ai nostri diversi partner. Così, quando parlerete con il vostro Assistente, sarete in grado di connettervi al meglio con gli sviluppatori, gli editori e le imprese. Siamo solo all'inizio di questo viaggio, ma stiamo facendo passi da gigante nell’apprendimento automatico e nell’intelligenza artificiale. Sono sempre più fiducioso che nei prossimi 10 anni faremo cose ancora più incredibili per voi.
Scritto da: Sundar Pichai, Google
Cinquantenni in cerca di lavoro: competenze digitali necessarie per riqualificarsi ma c'è ancora un forte gap formativo
30 settembre 2016
Entro la fine del decennio saranno oltre 5 miliardi le persone connesse a Internet in tutto il mondo tramite dispositivi e schermi diversi. Una crescita che genera opportunità di crescita per imprese piccole e grandi, ma che ha importanti ricadute anche in termini di occupazione.
Per il 2020 l’85% di tutti i lavori necessiterà di competenze digitali e secondo la Commissione Europea, questo sarà sempre più vero anche anche
per lavori non strettamente d’ufficio
. Tuttavia sempre l’UE stima che oggi circa il 40% della forza lavoro in Europa non abbia adeguate competenze digitali; il 14% non le abbia del tutto.
Se i più giovani sono spesso più inclini al digitale, quanto sono digitali i 50enni di oggi e quanto sono pronti a cogliere queste opportunità? Insieme ad IPSOS abbiamo cercato di indagare il rapporto tra la popolazione italiana, nella fascia 50/60 anni e in cerca di occupazione, e le digital skills per comprendere quali sono i benefici e i vantaggi percepiti, soprattutto in relazione all’occupabilità, e quali le barriere nell’acquisire queste competenze.
La fotografia che ne emerge mostra una generazione con un rapporto con Internet e i diversi strumenti del digitale piuttosto articolato: i 50/60enni in cerca di ricollocazione nel mondo del lavoro intervistati utilizzano il web quotidianamente nella maggior parte dei casi (78%), vi accedono per lo più da smartphone (nel 77% dei casi) e hanno familiarità nello svolgere attività elementari come spedire o ricevere email o utilizzare un motore di ricerca.
Unanime il riconoscimento della rilevanza delle competenze digitali per la sfera personale tanto quanto per il mondo del lavoro. La maggioranza degli intervistati riconosce che un grado di familiarità con il digitale e i suoi strumenti permetta di migliorare le proprie possibilità di accedere al mondo del lavoro, sotto diversi punti di vista.
Emerge tuttavia una lacuna importante dal punto di vista formativo: solo il 14% ha svolto corsi o approfondimenti negli ultimi 2-3 anni per migliorare le proprie competenze digitali. Diverse le ragioni: perché ha dato priorità ad altro, perché non è capitata l’occasione, per mancanza di tempo o semplicemente perché non sapeva come fare.
Per contribuire a risolvere questo gap Google da diversi anni investe in
progetti
volti a favorire la diffusione della cultura digitale tra le imprese, i giovani e non solo. Attraverso la piattaforma
Eccellenze in digitale
, chiunque può iniziare un percorso per accrescere o ampliare le proprie competenze digitali di base, gratuitamente, attraverso semplici moduli e casi di successo. Con un corso di formazione online di 10 ore, strutturato in 23 argomenti e oltre 80 lezioni è possibile approfondire temi diversi per iniziare a creare delle competenze digitali di base che spaziano dal costruire la propria presenza online a utilizzare le mappe e i social media per promuoversi al meglio ad attivare canali di vendita sul web. Il piano formativo del corso è
disponibile qui
.
Scritto da: Google Italy blog team
Google Italy
blog team
Diamo il benvenuto a Google Allo, un'app di messaggistica ancora più smart
21 settembre 2016
Che si tratti di pianificare una serata o solo chiedere come va, tutti noi ci affidiamo ai messaggi ogni giorno per restare in contatto con familiari e amici. Ma troppo spesso dobbiamo interrompere la conversazione per fare altro, come ad esempio controllare lo stato di un volo o cercare online quel nuovo ristorante. Così abbiamo creato un'app di messaggistica che vi aiuta a mantenere viva la conversazione, aiutandovi quando avete bisogno.
Oggi lanciamo
Google Allo
, una nuova app di messaggistica smart per Android e iOS che vi aiuta a dire e fare di più, direttamente all'interno di una conversazione. Google Allo vi aiuta a pianificare, trovare informazioni ed esprimervi in chat in modo più semplice. E più lo usate, più impara e migliora col passare del tempo.
Rispondete velocemente con le Risposte rapide
Google Allo rende più facile rispondere velocemente senza interrompere la conversazione, anche quando siete in movimento. Con la tecnologia delle Risposte rapide potete rispondere ai messaggi con un semplice tocco. Potete, per esempio, inviare un rapido "Sì" a un amico che chiede "Stai arrivando?" Le Risposte rapide offrono suggerimenti anche quando ricevete una foto. Se un amico vi invia una foto del suo cucciolo, i suggerimenti mostreranno risposte come "Che carino!". E, che siate tipi da "ahahah" o da "😂", le Risposte rapide miglioreranno nel tempo imparando il vostro stile di conversazione.
Esprimetevi con foto, emoji e adesivi
La chat non si limita al testo, quindi abbiamo creato Google Allo come una tela bianca su cui potete esprimere voi stessi. Potete rimpicciolire o ingrandire emoji e testo semplicemente trascinando in alto o in basso il pulsante "Invia". Personalizzare le vostre foto prima di inviarle. Abbiamo lavorato insieme a studi e artisti indipendenti in tutto il mondo per creare oltre 25 pacchetti di adesivi personalizzati, perché a volte un “bradipo sopra una pizza” è esattamente quello che ci vuole...
Ecco il vostro Assistente Google personale
Google Allo è il primo posto in cui vedrete in anteprima l’
Assistente Google
. In Allo, l’Assistente vi permette di fare una conversazione con Google: fategli delle domande e lasciate che vi aiuti direttamente in chat. Non dovrete più uscire dalla conversazione per trovare un indirizzo, condividere il vostro video YouTube preferito o prenotare un ristorante. Basta digitare @google per far entrare l’Assistente nelle conversazioni di gruppo. E ovviamente potete anche chattare uno a uno direttamente con l’Assistente in Allo.
Ecco alcuni esempi di come l'Assistente Google può aiutarvi in Google Allo:
Fare programmi con gli amici
. Con l’Assistente Google potete passare in un batter d'occhio dal proporre una cena tra amici al fare piani per la serata. Basta aggiungere l’Assistente alla chat di gruppo e chiedergli gli orari di un film, la lista dei ristoranti della zona e altro ancora. Potete anche cercare destinazioni di viaggio, sui voli e sugli alberghi insieme agli amici.
Ottenere risposte
. Ricevete le informazioni più aggiornate su quello che conta per voi, che siano le notizie, il meteo, il traffico, lo sport o lo stato del vostro prossimo volo. Chiedete all'Assistente Google di mandarvi aggiornamenti quotidiani su quello che vi interessa di più.
Divertirsi
. Chiedete all’Assistente di condividere gli amici quel video su YouTube o semplicemente di giocare direttamente nella chat di gruppo: per esempio potete indovinare i titoli dei film sulla base di emoji.
L’Assistente Google è l’evoluzione di un percorso che Google segue da molti anni con l'obiettivo di affiancare le persone nella vita quotidiana. Oggi cominciamo con un’anteprima per mostrarvi uno dei modi in cui l’Assistente funziona in chat. Nei prossimi mesi, l’Assistente sarà disponibile in altri prodotti Google, per essere utilizzato facilmente in qualunque momento, a casa o in viaggio. L'Assistente Google sarà disponibile inizialmente in inglese, ma presto supporterà anche altre lingue.
Chattate in modalità Incognito
Affrontiamo molto seriamente la privacy e la sicurezza con Google Allo. Tutte le chat di Google Allo sono protette con crittografia attraverso standard di sicurezza come
Transport Layer Security
(TLS). Ma siamo andati oltre e abbiamo creato all’interno di Google Allo una modalità chiamata
Incognito
(grazie
Chrome
). Chattando in modalità in incognito, i messaggi sono protetti con crittografia end-to-end e offrono ulteriori funzionalità per la privacy, come notifiche discrete e scadenza dei messaggi.
Potete anche mandare un messaggio agli amici che non usano ancora Google Allo via
SMS
o, per chi usa Android, un
messaggio di preview della app
.
Non vediamo l’ora di salutare Google Allo! Il lancio di Google Allo per
Android
e
iOS
inizia oggi e la sarà disponibile in tutto il mondo nei prossimi giorni.
Scritto da: Amit Fulay, Group Product Manager
Storia Naturale: un mondo ormai estinto torna in vita su Google Arts & Culture
13 settembre 2016
Milioni di anni fa, i dinosauri dominavano incontrastati sulla Terra e i draghi marini non erano solo delle creazioni holliwoodiane, ma predatori temuti in tutti gli oceani. Questo mondo è scomparso molto tempo fa, ma continua a esercitare il suo fascino su chi cerca di comprendere le origini della vita sul nostro pianeta.
A partire da oggi chiunque, in ogni parte del mondo, può esplorare tutto questo su
Google Arts & Culture
. Abbiamo lavorato insieme ad oltre 50 tra le più importanti istituzioni nel campo della storia naturale in tutto il mondo per riportare in vita online questo mondo perduto. Oltre 150 storie interattive realizzate da esperti, 300mila nuove foto e video e oltre 30 tour virtuali vi aspettano.
Con pochi clic, potrete incontrare faccia a faccia un gigante di 180 milioni di anni fa: la realtà virtuale permette al drago marino del Giurassico di tornare in vita. Scoperto nel Dorset in Gran Bretagna e attualmente esposto al Museo di Storia naturale di Londra, il
Rhomaleosaurus
- questo il suo nome completo - potrà ora essere visto in modalità VR a 360gradi.
Abbiamo usato la realtà virtuale anche per riportare in vita il
Giraffatitan
del Museo di storia naturale di Berlino. Con i suoi 13 metri, si tratta di uno dei dinosauri più alti che siano mai esistiti. La sua altezza è il doppio di quella delle giraffe di oggi: potrebbe con facilità affacciarsi a una finestra del quarto piano.
Per rendere l’idea di come fossero queste straordinarie creature abbiamo lavorato a fianco di ecologi, paleontologi e biologi, ne abbiamo ricostruito la struttura con gli scheletri a nostra disposizione e carne e pelle virtuali. Un team di scienziati ha verificato tutti i particolari riprodotti con la massima fedeltà: dalle dimensioni dell'occhio alla posizione del muso e alla curvatura del collo, passando per l'aspetto della pelle e delle sue grinze.
Google Cardboard
è lo strumento ideale per vivere appieno l'esperienza di guardare negli occhi uno di questi enormi animali.
All’interno del
MUSE
in realtà virtuale con Google Cardboard
Non solo, in aggiunta alle esperienze in realtà virtuale, questa nuova mostra di storia naturale ha molto di più da offrire:
Potete tornare indietro di 4,6 miliardi di anni con l'aiuto del Museo di storia naturale di Londra.
Esplorate la storia della vita
, dalle origini del sistema solare all'ascesa e alla caduta dei mondi preistorici, fino ad arrivare a oggi.
Esplorate la diversità della natura, dal
pesce leone
alla
Ornithoptera paradisea
, e scoprite di più sugli uccelli con
l'arte del flirt
.
Ammirate le 3.000 specie in mostra in un
unico espositore gigante
o scoprite come sarebbero potuti essere dei
nostri antenati
.
Scoprite la
mascella di bradipo
gigante che ha portato Darwin a formulare la sua rivoluzionaria teoria della selezione naturale.
Camminate con Street View all’interno del
MUSE di Trento
o dell’
Accademia dei Fiosiocritici
di Siena, esplorate oltre 30 musei di storia naturale dall'
Australia
alla
Russia
e immergetevi con le tartarughe in
Brasile
.
In Italia, sarà possibile visitare le collezioni del
Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
, il Museo delle
Miniere di Mercurio del Monte Amiata
, l’
Accademia dei Fisiocritici di Siena
, il
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
, il
MUSE - Museo delle Scienze di Trento
, i
Musei Civici di Reggio Emilia
e il
Museo di Storia Naturale di Venezia
.
La nuova mostra online apre oggi gratuitamente all'indirizzo
g.co/naturalhistory
ed è disponibile anche tramite l'app per dispositivi mobili Google Arts & Culture per
iOS
e
Android
.
Scritto da: Luisella Mazza, Head of Country Operations, Google Cultural Institute
https://3.bp.blogspot.com/-xjAdapmj7N4/V9cbA2U1ZsI/AAAAAAAAS7w/mshTkHB8HGMoDvVlhvg1P8HaUg_d55qDwCLcB/s1600/Natural%2BHistory%2BGoogle%2BArtsCulture_Dinosaur.gif
Luisella Mazza
Head of Country Operations
Google Cultural Institute
Piacere sono Google Duo, una app semplice per le videochiamate a due
16 agosto 2016
Le videochiamate sono la cosa migliore per sentirsi vicini anche quando si è lontani, ma spesso sono un'esperienza frustrante o complicata, soprattutto se ci dobbiamo preoccupare della connessione o del tipo di smartphone che ha il nostro interlocutore. Non stupisce, quindi, che quasi la metà degli americani non usi lo smartphone per le videochiamate*.
Oggi lanciamo
Google Duo
, un’applicazione semplice per videochiamate a due, disponibile da oggi per Android e iOS. Duo toglie complessità alle videochiamate e fa in modo che possiate condividere ogni momento, ovunque voi siate.
Google Duo funziona su Android e iOS: basta solo un numero di telefono
Un’interfaccia semplice
Duo è semplice dall'inizio alla fine. Vi basta il vostro numero di telefono per poter videochiamare le persone nella vostra rubrica. Non è necessario creare un nuovo account, potete aprire l’applicazione e fare una chiamata con un semplice tocco.
Veloce e affidabile
Sappiamo tutti come ci si sente quando una chiamata non parte o quando il video salta e risulta disturbato. Abbiamo progettato Duo per essere veloce e affidabile, così che le chiamate video si connettano rapidamente e funzionino anche con connessioni più lente. La qualità delle chiamate si adatta al mutare delle condizioni della rete per garantire sempre la connessione: quando la larghezza di banda è limitata, Duo ridurrà la risoluzione per mantenere la chiamata in corso senza intoppi. Per le chiamate video in movimento, Duo passerà da Wi-Fi e rete dati automaticamente senza far cadere la linea. Potrete cominciare la chiamata a casa e continuare anche quando vi chiudete la porta alle spalle e uscite.
Un design naturale
Abbiamo progettato Duo come un ambiente caldo e accogliente, in cui ci siete solo voi e la persona che chiamate. Abbiamo anche pensato a come poter trasformare le chiamate in arrivo in inviti, invece che interruzioni, come vengono spesso percepite. Un americano su sei sostiene che non fa videochiamata perché pensa sia maleducato, riporta il nostro studio. Anche per questo abbiamo creato
Toc Toc
, una funzionalità di Duo che vi permette di vedere chi vi chiama prima di rispondere: una piccola anteprima per scoprire chi vi chiama e perché vi chiama. Con Toc Toc le videochiamate saranno più spontanee, poiché l’anteprima vi permetterà di entrare in contatto con la persona che vi sta chiamando prima ancora di accettare la chiamata.
Con Toc Toc potete vedere chi vi chiama prima di rispondere
Infine, abbiamo progettato Duo con una grande attenzione a privacy e sicurezza: tutte le chiamate Duo sono criptate end-to-end.
Fate un saluto ai vostri amici con Duo! Il lancio di Duo per
Android
e
iOS
inizia oggi e la app sarà disponibile in tutto il mondo nei prossimi giorni.
Scritto da: Justin Uberti, Principal Software Engineer
* Google YouGov Survey, luglio 2016, U.S.
Tuffatevi (o correte, nuotate, saltate…) nelle Olimpiadi con i Google Trends
10 agosto 2016
Le Olimpiadi di Rio quest’anno riuniscono 10.500 atleti provenienti da oltre 200 paesi per partecipare a 306 eventi, dal tiro con l'arco al wrestling. Per aiutarvi ad avere il meglio dei Giochi, abbiamo creato una sezione di Google Trends sulle Olimpiadi, dove potrete trovare curiosità, spunti, approfondimenti sugli sport e sugli atleti e molto altro ancora.
I Google Trends sulle Olimpiadi
Nelle prossime settimane Google Trends vi farà vedere i giochi da un punto di vista unico con una nuova
sezione dedicata ai Trends per le Olimpiadi
. Qui sarete in grado di conoscere quali atleti, eventi e momenti attirano l’attenzione del pubblico - e delle ricerche - nel mondo. Ad esempio, sapete quale paese ha fatto più ricerche sul beach volley? La Svizzera. Mentre il titolo di nonna più cercata del mondo sul web va alla nonna del nuotatore inglese Adam Peaty.
Ecco cosa potrete trovare nei Trends nel corso delle prossime settimane:
Le ricerche effettuate nel mondo intorno agli eventi olimpici: dalla scherma al nuoto sincronizzato (e a tutti gli altri momenti sportivi!)
Dati interattivi sui campioni e sugli sport più cercati sul web per paese
Le liste degli sport e degli atleti di tendenza, che mostrano ciò che è di interesse in uno specifico momento.
Esplorate i Trends in modo nuovo
Mentre andate alla scoperta della sezione dedicata ai Trends, potete notare anche qualcos'altro: una nuova pagina Esplora di Google. Con un design fresco e le caratteristiche di una mappa a colori, è possibile analizzare i dati di ricerca in nuovi modi. Ad esempio, è possibile mettere a confronto l’interesse verso le Olimpiadi negli anni.
Ogni quattro anni, le Olimpiadi catturano l'attenzione del mondo. Siamo entusiasti di poter aiutare i fan a trarre il meglio dai Giochi con i Google Trends.
Scritto da: Lisa Creed, Product Manager
Lisa Creed
Product Manager
Tutti pazzi per i Doodle Fruit Games 2016!
05 agosto 2016
Da oggi l’estate è un po’ più dolce. La giornata di oggi segna, infatti, l’inizio dei Doodle Fruit Games 2016. Per le prossime due settimane la app Google per
Android
e
iOS
vi porterà in viaggio fino a un piccolo chiosco di frutta a Rio, dove frutti di ogni tipo fanno a gara per il titolo di frutto più fresco.
Con questo gioco si deve scoprire quale frutto rotola più veloce degli altri. Non siate MELAnconici se poi risultate... frullati!
E se vi piace, aspettate la fine della settimana, quando vi farete largo tra i cubetti di ghiaccio alla scoperta del limone più fresco. Mi raccomando, in caso di sconfitta... non inaspritevi!
Ci auguriamo che queste novità SUCCULENTE vi piacciano come a noi! Sono solo un assaggio di cosa abbiamo preparato per voi, perciò tornate sulla app Google durante la settimana per scoprire il gioco del giorno. E non dimenticate di condividere i vostri MELAvigliosi risultati con gli amici per scoprire chi è stato il più veloce.
Scritto da: Matt Cruickshank, Google Doodler
Matt Cruickshank
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