Dopo il liceo scientifico Marco, 27 anni, è stato fermo quasi dieci anni, accumulando insuccessi.
Ha provato ad iscriversi all’università, ha cambiato facoltà e poi ha abbandonato definitivamente gli studi. Poi niente lavoro, nessun progetto di vita, neanche un sogno nel cassetto.
A Palermo, dove Marco vive, serve coraggio anche per sognare. Così Marco per tenersi vivo fa il volontario. Poi, un giorno, scopre sul web che a Roma è nata
l’Officina dei nuovi lavori, il progetto formativo gratuito avviato da Google e
Fondazione Mondo Digitale per diffondere le competenze digitali tra i giovani.
Risponde alla
Call4youth, viene selezionato e parte per Roma. Rimane subito affascinato dall’esperienza nell’Immersive Lab, dove scopre tecnologie straordinarie e possibilità sconosciute. Ricomincia a progettare, a confrontarsi, a dialogare. Torna a Palermo con un’idea che ora velocemente sta trasformando in progetto. Recupera una sua passione di sempre, la cucina. Vuole aprire nella sua città un locale, ludico e didattico, un “ristorante immersivo”, così lo chiama, per un nuovo tipo di consumatore, più consapevole che possa vivere l’esperienza di una ristorazione innovativa e digitale (dai tavoli multimediali con proiezioni olografiche all’intrattenimento con i serious game che rappresentino la genuinità del prodotti).
Nome e logo dell’associazione che gestirà il locale sono già registrati. La sua vita è radicalmente cambiata e con sorpresa ha scoperto che la scelta imprenditoriale non lo spaventa.
Ha selezionato con cura i professionisti che lo stanno aiutando nell’impresa, l’architetto, il commercialista ecc. e per ogni dubbio sa che può contare sul coach che lo ha formato all’Officina dei nuovi lavori.
Di storie come quella di Marco ne possiamo raccontare 2.841: è il numero dei giovani disoccupati che hanno partecipato ai laboratori dell’Officina dei nuovi lavori nei primi sei mesi di attività. Sono storie fatte di insuccessi scolastici, di scelte di indirizzo sbagliate, di scoraggiamento e rinuncia. Poi arriva una possibilità, una svolta, un cambiamento.
A tutti loro L’Officina dei nuovi lavori, non solo offre attività mirate di formazione e orientamento professionale, ma anche una palestra per esercitare le soft skills (problem solving, leadership ecc.), competenze che sono sempre più strategiche nel mercato del lavoro. A cominciare dall’autoconsapevolezza. In altre parole con l’Officina cerchiamo di allineare istruzione e formazione alle sfide del 21° secolo.
Abbiamo scelto con cura
coach e tutor d’aula: uniscono al profilo professionale di successo, accreditato anche da premi e riconoscimenti, indubbie capacità didattiche. Perché anche l’emulazione di figure positive, creative e fattive, gioca la sua parte.
I quattro laboratori (
fab lab,
game lab,
immersive lab e
video lab) prevedono diverse modalità di insegnamento/apprendimento (lecture, stand-up, engagement, interactive, training, learn by doing) e un training specifico per migliorare la capacità di auto-apprendimento.
Per numero di giovani che non studiano e non lavorano l’Italia è al secondo posto in Europa. Sono oltre 2 milioni le ragazze e i ragazzi che vivono ai margini, una vera emergenza sociale. Parlare con loro ci ha fatto capire quanto sia importante anche il lavoro di prevenzione e di orientamento nelle scuole, perché solo così si può evitare insuccesso e abbandono scolastico e ridurre la disoccupazione giovanile. Per questa ragione abbiamo deciso di aprire i quattro laboratori dell’Officina anche agli studenti.
In questi mesi ne abbiamo già raggiunti oltre 8.000. A loro facciamo toccare con mano come sta cambiando il mondo del lavoro, come si possono valorizzare vecchie professioni e se ne possono inventare di nuove, e quanto siano strategiche le competenze digitali.
Consapevoli della necessità di un intervento urgente, accanto ai due percorsi di 22 ore (One4One e All4All), abbiamo progettato laboratori più agili, per intercettare un numero maggiore di giovani tra i 15 e i 29 anni. Così in sei mesi di attività abbiamo già raggiunto 11.796 ragazze e ragazzi.
C’è ancora molto da fare e tanti altri ragazzi che ci auguriamo di formare nei prossimi mesi.
Stay Tuned!
Scritto da: Marta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale