Google, lo sappiamo, nasce dall'obiettivo di diffondere informazioni a tutti e ovunque.
Ma in che modo l'informazione giunge all'utente e quali sono i canali preferenziali, ammesso che ve ne siano, da utilizzare per comunicare con il proprio interlocutore commerciale?
Ovviamente è difficile generalizzare, molto dipende dal mercato di riferimento. Per quanto ci riguarda abbiamo deciso di indagare un'area specifica: il mercato del Tech in Italia.
Ci siamo domandati quali fossero i canali di comunicazione preferiti dai consumatori per reperire informazioni in vista di u
n eventuale acquisto tecnologico. La risposta ci è giunta da due studi realizzati in collaborazione con MediaScreen e Jupiter Research . Li abbiamo presentati oggi in Triennale, a Milano, nel corso di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di importanti aziende come Sony, Canon e Isobar.
Abbiamo esposto quanto è emerso dai nostri studi, ci siamo confrontati con realtà esterne con le quali dialoghiamo costantemente e con altre che invece ci piacerebbe conoscere meglio. L'obiettivo? iniziare una discussione su un tema che, secondo noi, meritava un approfondimento. Ne sono emersi, a nostro dire, spunti di riflessione molto interessanti.
Secondo i risultati del nostro studio Internet rappresenta la fonte primaria di informazioni per chi si sta interessando ad un acquisto
tecnologico. Questo è un dato importante, che pone non poche responsabilità sulle spalle di chi comunica online. Gli utenti mostrano di conoscere la differenza tra i siti dei produttori e dei commercianti e dai primi, in particolare, si aspettano di trovare informazioni complete ed esaustive.
I motori di ricerca sono una costante all'interno di questo processo di acquisizione di informazioni, ma dov'è la sorpresa? La sorpresa è che utilizzando proprio i motori di ricerca in fase iniziale, digitando ad esempio solo la categoria merceologica che ci interessa e senza specificare alcun brand, i risultati che ci appaiono sono nella quasi totalità link a siti di distributori piuttosto che di produttori...questo ci ha fatto molto pensare. Forse i distributori stanno investendo nell'online più dei produttori e perché? Davvero, oggi, la rete viene vista ancora dai brand tecnologici come un canale di comunicazione secondario? Sembrerebbe un controsenso, forse un grande limite, eppure è realtà.
Dalla tavola rotonda è emerso come gli investimenti nella comunicazione online siano ancora limitati rispetto ai canali tradizionali. Eppure gli utenti ci stanno dicendo che per la ricerca di informazioni preferiscono Internet, forse non li stiamo ascoltando. Bisognerebbe capire il perchè. Sony , ad esempio, ci ha raccontato di come si sia appoggiata all'online piuttosto che rifuggirne. I risultati sono parsi più che buoni, una testimonianza di quanto si possa ottenere scegliendo il giusto canale di comunicazione.
Ma vogliamo essere realisti, sappiamo che l'online non è oggi la soluzione per tutto. Dallo studio è infatti emerso che l'acquisto finale resta comunque una prerogativa dell'offline. Alla fine il prodotto ci piace vederlo, provarlo e acquistarlo di persona e forse in questo siamo ancora molto italiani. Ma quando parliamo di infocommerce la risposta sembrerebbe davvero la rete, una rete fatta da opportunità che bisogna solamente cogliere. A voi la scelta