Da tempo in Google lavoriamo per impiegare e sviluppare tecnologia a sostegno dell’arte e della cultura. Il
Google Cultural Institute nasce proprio per questo: tutelare e promuovere il patrimonio culturale internazionale, rendendolo accessibile a chiunque, online.
Iniziative molto amate come
Art Project e le
Mostre Digitali sono alcuni dei progetti con cui portiamo avanti questo impegno da tempo, insieme a numerose e importanti realtà culturali internazionali.
Oggi c’è una novità: in un mondo sempre più connesso in mobilità, il Google Cultural Institute dà a tutti i Musei, le Fondazioni e gli Enti culturali che ne fanno richiesta, l'opportunità di creare gratuitamente la propria applicazione mobile Android per visitare le loro mostre e collezioni anche da dispositivi mobili.
L’app, oltre ad essere personalizzabile da ciascun partner del Google Cultural Institute, consente di accedere a più mostre contemporaneamente. Le immagini delle opere scorrono con un semplice tocco, insieme ai testi e alle fonti audio integrati dai curatori per aumentare il coinvolgimento dello spettatore.
Essendo sviluppata su tecnologia Google, l’app integra anche servizi come Street View di Google Maps, così da consentire una visita virtuale, oltre che fisica, degli spazi museali già mappati.
L’Italia è, insieme a Francia e Olanda, uno dei primi Paesi europei coinvolti in questo progetto pilota con ben 5 realtà museali partner dell’iniziativa:
Ciascuna di queste app è scaricabile gratuitamente dal
Google Play Store, utilizzabile da qualunque smartphone o tablet Android e include diverse mostre di grande impatto.
Il mondo della cultura è sempre più smart. Per questo abbiamo impiegato la nostra tecnologia nella creazione di uno standard di applicazione mobile che siamo felici di donare a tutti i partner del Google Cultural Institute e a tutte le realtà culturali che desiderano avvalersene, per farlo è sufficiente contattarci attraverso
questo form.
Ora non vi resta che iniziare il vostro viaggio alla scoperta dell’arte in mobilità.
Scritto da: Google Blog Team