Poco più di un anno fa, abbiamo collaborato ad un progetto per rendere disponibili online cinque dei Manoscritti del Mar Morto: antichi documenti che includevano alcuni dei manoscritti biblici più vecchi al mondo. 
Scritti più di 2000 anni fa su pezzi di pergamena e papiro, questi documenti sono stati preservati dal clima caldo e secco del deserto e dall’oscurità delle grotte in cui erano nascosti. Queste pergamene sono forse la più importante scoperta archeologica del ventesimo secolo.


Oggi, collaboriamo nuovamente per portare online antichi tesori. L'Israel Antiquities Authority inaugura infatti la Libreria Digitale Leon Levy dedicata ai Manoscritti del Mar Morto, una raccolta online di oltre 5.000 frammenti di pergamene in una qualità senza precedenti. Tra questi testi è possibile trovare anche una delle prime copie rinvenute del Libro del Deuteronomio, che comprende i Dieci Comandamenti; parte del primo capitolo del Libro della Genesi, che descrive la creazione del mondo, e centinaia di testi che da oltre di 2000 anni fanno luce sul periodo in cui visse e predicò Gesù e sulla storia del Giudaismo.



Ora, grazie ai 1215 dpi di risoluzione delle immagini, milioni di utenti e studiosi possono scoprire e decifrare dettagli normalmente invisibili ad occhio nudo. 
Il sito mostra sia immagini a infrarossi che a colori identiche per qualità alle Pergamene originali. Inoltre è presente una banca dati contenente informazioni per circa 900 dei Manoscritti, oltre a sezioni con contenuti interattivi. 
Siamo entusiasti di aver potuto contribuire a questo progetto ospitandolo su Google Storage e App Engine, e fornendo la tecnologia di Maps, YouTube e quella impiegata nel sito per la fruizione delle immagini.

Questa partnership con l'Israel Antiquities Authority fa parte del nostro progetto per rendere disponibili importanti materiali storici e culturali online, renderli accessibili e contribuire a preservarli per le generazioni future. 
Progetti simili riguardano ad esempio la raccolta di immagini relative all’Olocausto di Yad Vashem, il Google Art Project, World Wonders e il Google Cultural Institute
Ci auguriamo apprezzerete la possibilità di osservare ed esaminare i Manoscritti del Mar Morto o uno qualsiasi di questi progetti che ci permettono di interagire con la storia online.

Sei anni fa, gli autori e gli editori di giornali belgi di lingua francese hanno intentato causa a Google. La loro accusa era quella di violare il loro diritto d’autore mostrando gli snippet in Google News e pubblicando link a copie cache delle loro pagine in Google Search. Oggi, con grande soddisfazione, si gira pagina. 

Abbiamo raggiunto un accordo che pone fine a tutte le controversie legali e rappresenta un grande traguardo sia per noi sia per i giornali. Noi continuiamo a credere che i nostri servizi rispettino il diritto d'autore dei giornali ed è importante sottolineare che non stiamo pagando gli editori belgi o gli autori per includere i loro contenuti nei nostri servizi. D'ora in avanti, Google e gli editori belgi di lingua francese collaboreranno in una serie di iniziative di business finalizzate a: 
  • Promuovere i servizi sia degli editori sia di Google: Google pubblicizzerà i propri servizi sui media degli editori, mentre gli editori ottimizzeranno l’utilizzo delle soluzioni pubblicitarie di Google, in particolare AdWords, in modo da poter attrarre nuovi lettori; 
  • Aumentare i ricavi degli editori, collaborando alla monetizzazione dei contenuti , sia attraverso modelli premium (paywall, abbonamenti), sia tramite soluzioni pubblicitarie quali la piattaforma AdSense e il marketplace AdExchange
  • Aumentare il coinvolgimento del lettore, attivando gli strumenti sociali di Google+, inclusi i video in Hangout, sui siti di informazione, e lanciando canali ufficiali su YouTube; 
  • Aumentare l'accessibilità dei contenuti degli editori - collaborando per la distribuzione dei contenuti originali degli editori su piattaforme mobili, in particolare smartphone e tablet. 
Questo accordo giunge in un momento importante, nel pieno di un dibattito su come l'industria editoriale si debba adattare al meglio alla nuova era digitale. Come ha recentemente riportato l'Economist in un articolo intitolato Letting the Baby Dance, molti governi tra cui l'Irlanda, i Paesi Bassi, l’Australia, il Regno Unito e il Canada stanno prendendo in considerazione o hanno già apportato riforme Internet-friendly del diritto d'autore. Allo stesso tempo, alcuni paesi europei tra cui Germania e Francia, stanno prendendo in considerazione un'estensione della tutela del diritto d'autore per inserire estratti di articoli di giornale che compaiano nei risultati del motore di ricerca.
Lo European Journalism Centre ha recentemente spiegato in questo editoriale perché Google e quotidiani dovrebbero collaborare e i consulenti di TRG hanno pubblicato uno studio indipendente che giunge ad una conclusione simile. 
Noi siamo d'accordo. Esistono molti modi per giungere ad una soluzione di reciproco vantaggio che consenta a Google e agli editori di unire le forze nel nuovo universo digitale. Google porta ai siti degli editori un traffico pari a 4 miliardi di click al mese in tutto il mondo, generando per gli stessi 100.000 opportunità di business al minuto. Il nostro programma AdSense paga 7 miliardi di dollari all'anno agli editori web di tutto il mondo. Gli editori, dal canto loro, hanno la possibilità, solo aggiungendo poche righe di codice, di non comparire fra i risultati di una ricerca su Google e/o su Google News. Gli editori rimangono liberi anche di decidere se rendere disponibili a pagamento gli articoli che gli utenti possono trovare attraverso il motore di ricerca. 

Invece di continuare a discutere di interpretazioni giuridiche, ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di mettere da parte i problemi del passato in favore di una collaborazione. Questo è lo stesso messaggio che desideriamo inviare agli altri editori di tutto il mondo: è molto più vantaggioso per tutti lavorare insieme piuttosto che combattersi a vicenda. 

Persone da tutto il mondo hanno chiesto di poter avere Google Maps su Iphone. Siamo lieti di annunciare che il gran giorno è arrivato, da oggi infatti Google Maps è disponibile attraverso l’App Store di Apple. Riprogettata interamente, l’applicazione porta la completezza e la precisione di Google Maps su un’interfaccia sviluppata per rendere la ricerca ancora più facile e veloce. Inoltre, l’applicazione offre alla mappa più spazio sullo schermo e ne rende la fruizione in mobilità estremamente intuitiva. Il risultato è una mappa vettoriale ancora più nitida che si carica velocemente e consente di ruotare agevolmente le visuali 2D e 3D. Testare la casella di ricerca posta posta in cima alla mappa può essere un buon modo per iniziare a familiarizzare con l’applicazione digitando, ad esempio, il nome di un nuovo, gettonatissimo, ristorante. Un apposito spazio informativo posto sul fondo dello schermo mostrerà l’indirizzo, gli orari di apertura, punteggi e valutazioni dati dai visitatori, immagini, indicazioni e informazioni utili per raggiungere la destinazione.



Alla base di questa applicazione c’è il nostro costante impegno a migliorare la mappatura mondiale fornendo informazioni dettagliate su oltre 80 milioni di esercizi commerciali e luoghi di interesse. Esplorate la zona che più vi interessa grazie a Street View e date un occhio ai luoghi dall’interno, attraverso Business Photos, per decidere a quale tavolo sedere. A condurvi nel tragitto ci saranno un navigatore vocale pronto a guidarvi passo-passo, informazioni in tempo reale sullo stato del traffico, utili per evitare di rimanere imbottigliati e se volete spostarvi con i mezzi pubblici, informazioni su oltre un milione di fermate effettuate da mezzi pubblici.

Il mondo che ci circonda è in costante evoluzione e  grazie al vostro contributo possiamo effettuare decine di migliaia di aggiornamenti quotidiani che ci consentono di mantenere le Mappe di Google attendibili e precise. A completare l’ecosistema Google Maps annunciamo inoltre l’SDK (Software  developement kit) per iOS e un semplice schema di URL per aiutare gli sviluppatori ad utilizzare Google Maps nella realizzazione di applicazioni belle e innovative. La nuova applicazione di Google Maps è ora disponibile per iPhone e iPod Touch (a partire dal 4 di gennaio) iOS 5.1 e successivi in oltre 40 Paesi e 29 lingue tra cui: cinese, olandese, inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e spagnolo. Tenete presente che alcune delle funzionalità descritte in questo post non saranno disponibili in tutti i Paesi. Visitate l’App Store a partire da oggi e scaricate la nuova applicazione di Google Maps. Siamo certi che questo nuova e piacevole esperienza possa essere un buon punto di partenza. Continueremo a migliorare Google Maps per voi, giorno dopo giorno.
Daniel Graf, Director, Google Maps for Mobile


Come ogni anno, dicembre è il mese ideale per fermarsi un istante a riflettere sull'anno che volge al termine. Ci sono molti modi per pensare allo Zeitgeist, letteralmente lo "spirito dei tempi" e una di questa è data dalle ricerche effettuate dagli italiani su Google. Approfondimenti, curiosità, dubbi, fantasie, incertezze, miliardi di interrogazioni effettuate su Google che, nel complesso, creano un'istantanea dell'Italia.

Così, se non stupisce che il mondo dei social network, da Facebook a YouTube, domina anche quest'anno la classifica dei termini più cercati in assoluto, quella dei termini emergenti vede forte la presenza dei temi di attualità e di cronaca. Ecco la lista dei termini a crescente popolarità: 
  • Terremoto
  • Ingv
  • Lucio Dalla
  • Zalando
  • Costa Concordia
  • Calcolo dell'IMU
  • Sara Tommasi
  • Akinator
  • Pulcino Pio
  • Italo
Lucio Dalla è il primo dei personaggi, seguito da Sara Tommasi, Whitney Houston e Piermario Morosini.

I Coldplay dominano invece la classifica dei concerti, seguiti da Madonna e dal concerto di Campovolo, a sostegno dei terremotati dell'Emilia.

La mostra di Picasso a Milano,  Benvenuti al Nord al cinema, Milan-Barcellona, tra i biglietti delle partite più ambiti e ancora: Cinquanta Sfumature di Grigio, tra i titoli dei libri.

Interessante il panorama gastronomico che vede un ritorno alla tradizione, quanto meno in riferimento alla ricette più popolari in rete. E' infatti la crostata di marmellata, un grande classico, a dominare questa dolce classifica, seguita dalle frappe di carnevale e dalla colomba pasquale.

Quest'anno, poi, abbiamo pensato di interrogarci anche su voci meno usuali, come ad esempio i significati delle parole che non conosciamo e che sempre più frequentemente cerchiamo su Google. Ecco la lista dei significati di crescente popolarità nel 2012:
  • Skyfall
  • Kylie
  • Metrosexual
  • Spread
  • P.v.
  • Shareware
  • Choosy
  • Esodati
  • Tav
  • Deferito
Ma se i "cosa significa" offrono spunti interessanti, i "come fare" non sono da meno. Curiosi di esplorare questa particolare classifica di termini? Il sito Google Zeitgeist 2012 vi fornirà tutte le risposte!

La fine dell’anno è per molti di noi l’occasione per ritrovarsi con i propri cari e riscoprire le cose che danno un senso alla nostra vita. Sono momenti come questi che mi fanno tornare in mente il motivo che ci ha spinto a creare Google+: rendere la condivisione sul web più simile a quanto avviene nella vita reale. Troppo spesso gli strumenti online non sono in grado di riprodurre le sfumature e la sostanza delle interazioni della vita reale. Google+ vuole rimediare a questa mancanza e fortunatamente possiamo contare sul sostegno di una vivace community.

Oggi Google+ è la piattaforma con il più alto tasso di crescita mai registrato: più di 500 milioni di persone hanno adottato Google+, di queste 235 milioni utilizzano diversi servizi Google (fanno +1 sulle app in Google Play, usano gli hangout in Gmail...) e 135 milioni sono attive sullo stream.

Siamo convinti che questo entusiasmo derivi dall’aver creato degli strumenti che permettono di costruire relazioni vere: partecipando a un hangout in diretta, guardando una foto insieme agli altri o condivendo contenuti con una ristretta cerchia di amici. Oggi annunciamo due nuovi miglioramenti che ci permetteranno di portare sul web le sfumature e la ricchezza delle relazioni del mondo reale.

Community Google+: un luogo di aggregazione per interessi in comune
Dalla fotografia all’astronomia (e tutto quello che c'è nel mezzo), Google+ è sempre stato un luogo in cui le persone si riuniscono intorno a interessi comuni e stabiliscono relazioni nuove. Tuttavia, finora è mancato uno spazio specificamente dedicato agli interessi degli utenti: tutte quelle cose meravigliose, stravaganti e magari completamente folli che ci appassionano. Da oggi, le Community Google+ offrono un luogo di incontro per discutere delle proprie passioni, con queste caratteristiche:
La fine dell’anno è per molti di noi l’occasione per ritrovarsi con i propri cari e riscoprire le cose che danno un senso alla nostra vita. Sono momenti come questi che mi fanno tornare in mente il motivo che ci ha spinto a creare Google+: rendere la condivisione sul web più simile a quanto avviene nella vita reale. Troppo spesso gli strumenti online non sono in grado di riprodurre le sfumature e la sostanza delle interazioni della vita reale. Google+ vuole rimediare a questa mancanza e fortunatamente possiamo contare sul sostegno di una vivace community.

Oggi Google+ è la piattaforma con il più alto tasso di crescita mai registrato: più di 500 milioni di persone hanno adottato Google+, di queste 235 milioni utilizzano diversi servizi Google (fanno +1 sulle app in Google Play, usano gli hangout in Gmail...) e 135 milioni sono attive sullo stream.

Siamo convinti che questo entusiasmo derivi dall’aver creato degli strumenti che permettono di costruire relazioni vere: partecipando a un hangout in diretta, guardando una foto insieme agli altri o condivendo contenuti con una ristretta cerchia di amici. Oggi annunciamo due nuovi miglioramenti che ci permetteranno di portare sul web le sfumature e la ricchezza delle relazioni del mondo reale.

Community Google+: un luogo di aggregazione per interessi in comune
Dalla fotografia all’astronomia (e tutto quello che c'è nel mezzo), Google+ è sempre stato un luogo in cui le persone si riuniscono intorno a interessi comuni e stabiliscono relazioni nuove. Tuttavia, finora è mancato uno spazio specificamente dedicato agli interessi degli utenti: tutte quelle cose meravigliose, stravaganti e magari completamente folli che ci appassionano. Da oggi, le Community Google+ offrono un luogo di incontro per discutere delle proprie passioni, con queste caratteristiche:

  • Accesso pubblico o privato, per soddisfare le esigenze di tutti i tipi di gruppi, da quelli dedicati alla discussione di argomenti e interessi comuni, a quelli destinati ad associazioni di quartiere.
  • Categorie di discussione, per trovare le conversazioni che vi interessano di più.
  • Possibilità di fare degli hangout e pianificare eventi con i membri della community.
  • Possibilità di condividere contenuti con la community grazie a qualsiasi pulsante +1 sul web.



Per iniziare, è sufficiente creare una community o entrare in una già esistente, una volta che l’icona Community apparirà nello stream. Si tratta solo di un’anteprima, quindi non esitate a farci sapere cosa ne pensate.

Snapseed: bellissime foto con il proprio dispositivo mobile
Le foto migliori non si scattano, si fanno. Da anni Nik Software aiuta le persone a fare foto straordinarie. Ora che Nik è entrata a far parte della famiglia Google siamo entusiasti di rendere disponibile la loro app Snapseed (eletta app dell’anno per iPad nel 2011) su Android. L’app include:

  • Modifiche di base come regolazione colore, raddrizza e ritaglia;
  • Filtri creativi come drama, bianco e nero, vintage - da applicare singolarmente o insieme;
  • Tecnologia Control Point che consente di modificare le foto in modo selettivo, ad esempio illuminando solo un viso o rendendo piu’ scuro solo il cielo.

Snapseed è disponibile su Google Play e sull’App Store e a partire da oggi entrambe le versioni sono gratuite.



La fine dell’anno è solitamente quella parte dell'anno in cui celebriamo il passato e sogniamo ciò che ci aspetta.. Pertanto, vogliamo ringraziarvi per aver abbracciato questo piccolo progetto e vi invitiamo a entrare in un futuro in cui tutti si sentano a proprio agio con la propria identità, non solo nella vita reale ma anche online. Continuiamo a costruire insieme Google+ e approfittiamo delle Feste per donare agli altri il meglio di noi stessi.

Scritto da Vic Gundotra, Senior Vice President

Tempo fa abbiamo annunciato un'evoluzione tecnologica dal nome Knowledge Graph, che porta il motore di ricerca di Google a comprendere le reali dinamiche tra cose e persone nella vita di tutti i giorni. Siamo lieti di informarvi che a partire da oggi Knowledge Graph andrà progressivamente ad interessare anche i risultati di ricerca di Google in italiano, potrete vederlo già nelle prossime ore.

Spesso una stessa parola ha più di un significato e per decenni la ricerca si è limitata a creare delle corrispondenze tra interrogazioni e parole chiave, senza andare oltre. Knowledge Graph ci consente invece di cercare cose, persone o posti in modo nuovo, ottenendo risultati che rispecchiano la reale entità del termine cercato e che tengono presente tutte le possibili corrispondenze. In questo modo, ad esempio, Google elabora il fatto che "Parma" è una città, ma anche una squadra di calcio, un'università e molto altro e tiene presente questi diversi aspetti nel momento in cui fornisce i risultati di ricerca:


Stiamo lavorando per introdurre nel motore di ricerca di Google un modello, a tutti gli effetti, intelligente e in grado di comprende le relazioni e le informazioni che legano tra loro gli oggetti delle nostre ricerche: un "knowledge graph" per l'appunto. Quindi, cosa cambierà?

Sintesi migliori. Grazie a Knowledge Graph sarà possibile comprendere meglio il significato di ciascuna interrogazione e rintracciare in modo puntuale diversi contenuti rilevanti che si legano a quel dato argomento. Ad esempio, se cercate informazioni su Caterina de' Medici, potrete vedere la sua data di nascita e quella di morte, ma anche ottenere dettagli sulla sua vita e sulle persone che ne hanno fatto parte:



Come facciamo a sapere quali elementi sono rilevanti per ogni interrogazione? Per questo ci affidiamo anche alle persone, studiando in modo aggregato e quindi anonimo che cosa ricercano su Google in relazione a ciascun tema. Questo porta, ad esempio, a legare alla chiave di ricerca "Caterina de' Medici" anche tutta una serie di informazioni relative alle persone che hanno costituito il suo nucleo familiare.

Il Knowkledge Graph di Google non è quindi solo basato su fonti pubbliche come Freebase, Wikipedia e il CIA World Factbook, ma è amplificato su una scala molto più estesa, poiché il nostro intento è offire una portata molto più esauriente e approfondita. Al momento contiene oltre 570 milioni di oggetti, oltre a 18 miliardi di informazioni e relazioni tra questi diversi elementi ed è perfezionato in base alle ricerche dagli utenti e alle informazioni che troviamo sul Web.  

Maggiore approfondimento dei temi: Knowledge Graph può consentire alle persone di fare scoperte inaspettate, mettendo in evidenza tutta una serie di informazioni che potrebbero spingere la ricerca verso temi diversi da quelli da cui si era partiti.



Così, cercando informazioni su "Brunelleschi", potremmo facilmente approfondire anche i nomi e il lavoro degli altri grandi rappresentanti del Rinascimento fiorentino, come ad esempio Donatello.


Quello che vedete è un primo passo verso la realizzazione di un motore di ricerca di nuova generazione che attingendo dall'intelligenza collettiva presente sul web, è in grado comprendere il mondo in modo più vicino alle persone.